Balliamo il valzer della neve, neve, neve
Isaline suona il valzer della neve: Bravo!
Le forbicine (il tormentone) sono animaletti fastidiosi. Uno dei loro segreti consiste nel fatto che la melodia rimane ben impressa nella memoria. Il più delle volte è solo un verso che continua a ripetersi senza pietà.
Il fenomeno lo si può osservare benissimo nei bambini: I genitori ne sanno qualcosa … („sanno cantare bene questa canzone“) Per riscattare il valore della ripetizione va tenuto conto che questa costituisce lo strumento più importante per l’apprendimento: ciò che si ripete spesso diventa un’abitudine e alla fine un automatismo.
È come ballare il valzer della neve… I contenuti da imparare ‘in movimento’ e nel migliore dei casi (in un senso ideale) da percepire attraverso più sensi possibili sicuramente non si dimenticheranno così facilmente.
Che cosa si può fare allora per ricordarsi meglio qualcosa? Mi viene in mente un episodio dei tempi di scuola. Un’amica aveva difficoltà a memorizzare la parola inglese slow. Alla fine ci siamo inventate insieme una storia – eccola:
Slow ricorda snow – e siccome aveva già memorizzato il significato di neve a causa della similitudine fonetica delle due parole, le poteva adesso collegare. A sua volta Schnee rimanda al valzer della neve – eh sì: il valzer della neve non lo si balla velocemente, al contrario, lo si balla piuttosto lentamente… „slow slow snow“ balliamo il vanzer della neve.
Cosa aggiungere ? Quella parola, non l’ha mai più dimenticata.
@ bine